organi

Gli organi di Confcooperative Friuli Venezia Giulia vengono eletti ogni quattro anni dai delegati eletti dalle cooperative nelle assemblee territoriali. Gli organi attualmente in carica sono stati eletti nel corso dell’Assemblea regionale svoltasi il 16 marzo 2024 a Gorizia, per il mandato 2024-2028.

Confcooperative Fvg assegna il Premio regionale Sostenibilità ad Andrea Segrè

Il 16 marzo, Confcooperative Fvg consegnerà la prima edizione del Premio regionale Sostenibilità ad Andrea Segrè. La cerimonia avverrà sabato mattina, in occasione dell’Assemblea regionale di Confcooperative che si svolgerà dalle ore 11.15 nel Conference center del polo goriziano dell’Università degli studi di Trieste (via Alviano, 18), preceduta dalla parte interna dell’Assemblea, con 120 delegati e decine di ospiti durante la riunione dei cooperatori, che provvederà anche al rinnovo delle cariche sociali e del presidente della Confcooperative regionale. L’Associazione riunisce 508 cooperative del Fvg, con 22.242 addetti e 152.480 soci cooperatori. I ricavi aggregati del sistema giungono a 1,27 miliardi di euro.

Dopo i saluti istituzionali si procederà alla cerimonia di premiazione. Al termine, il professor Segrè interverrà con un breve approfondimento sul tema: “Dallo spreco alla sostenibilità alimentare: la via del futuro”. A seguire, l’intervento del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga, mentre l’intervento conclusivo è stato affidato a Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative.

«Sono davvero molto onorato di ricevere oggi questo Premio – afferma il professor Segrè – per almeno tre ragioni. Perché è dedicato alla “sostenibilità” che deve essere la guida per lo sviluppo del sistema agro-alimentare; perché viene dal mondo della cooperazione che sento, da sempre, molto vicino come ideali; perché, non da ultimo, viene dalla mia Terra. Grazie».

Il Premio regionale Sostenibilità – promosso congiuntamente da Confcooperative Fvg e dall’Associazione regionale delle Bcc - premierà, ogni anno, personalità nazionali e regionali che si sono particolarmente distinte per il proprio impegno sul tema della diffusione dei valori della sostenibilità nell’economia e nella società.

Con Segrè, saranno premiate anche 3 scuole della regione (di Staranzano, Udine e Cervignano del Friuli) nell’ambito del Concorso che ha visto studenti delle scuole secondarie di 2° grado “raccontare” – attraverso video, immagini, testi – l’impegno di alcune imprese cooperative del Fvg verso il tema della sostenibilità. «È stata un’occasione per far avvicinare mondo della scuola e mondo dell’economia, e anche per contribuire a diffondere i principi della sostenibilità che sono oggi sempre più nell’agenda di tante imprese. Basti pensare che il 69% delle cooperative, nell’ultimo triennio, ha avviato iniziative per una maggiore sostenibilità», spiega Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg.

A selezionare i 4 gruppi di studenti che verranno premiati tra le 14 scuole che hanno partecipato al Concorso, è stata un’autorevole giuria, presieduta da Francesco Marangon, docente all’Università degli Studi di Udine. Con lui: Chiara Mio, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Luca Raffaele, direttore di NeXT, Associazione nazionale per la promozione della sostenibilità; Maria Flavia Cascelli, dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile; il vicedirettore del Messaggero Veneto, Paolo Mosanghini; la giornalista Chiara Giani; il direttore generale di Federcasse, Sergio Gatti e Nicola Galluà.

 

Il premiato: ANDREA SEGRÈ

Nato a Trieste, nel 1961, dal 2000 è professore ordinario di Economia circolare e politiche per lo sviluppo sostenibile dell'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna, dove è stato preside della Facoltà di Agraria e direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari. Attualmente è Consigliere speciale del Sindaco di Bologna per le politiche alimentari urbane e metropolitane; ruolo che gli ha permesso di chiedere, per rispondere alla crescente povertà alimentare, il riconoscimento della cittadinanza alimentare, lo ius cibi ovvero il diritto fondamentale, di tutte le persone, a un’alimentazione adeguata, sufficiente, sana, sostenibile, culturalmente accettabile.

Nel 1998 ha ideato il progetto di ricerca Last Minute Market - evoluto in associazione e cooperativa, poi spin off accademico dell’Università di Bologna (2007), infine impresa sociale e spin off accreditato (2017) - diventato iniziativa di riferimento nazionale ed europea per la prevenzione e il recupero a fini solidali dello spreco alimentare e non alimentare.

Nel 2010 ha ideato la campagna europea di sensibilizzazione “Un anno contro lo spreco” – oggi Campagna Spreco Zero – che si identifica con un vasto movimento di impegno per la riduzione e la prevenzione dello spreco alimentare, iniziata con la presentazione alla Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo della “Dichiarazione congiunta contro lo spreco alimentare” ripresa nei suoi punti portanti dal Rapporto di iniziativa del PE approvato il 19 gennaio 2012 con l’obiettivo di ridurre del 50% lo spreco di cibo negli Stati membri entro il 2025.

Nel 2012 ha curato e promosso la “Carta Spreco Zero”, sottoscritta da Sindaci e presidenti di Regioni, fondando successivamente l’associazione di Comuni Sprecozero.net. Nel 2013 ha costituito Waste Watcher, il primo Osservatorio nazionale sullo spreco alimentare domestico ed è stato nominato, dal Ministro dell’Ambiente, coordinatore del Piano Nazionale per la prevenzione dello Spreco Alimentare (Pinpas) e poi, nel 2014, presidente del Comitato tecnico-scientifico del Piano Nazionale di Prevenzione Rifiuti, confermato nel 2017. Dal 2013 ha promosso il Premio “Vivere a Spreco Zero” - che prende il nome dall’omonimo libro uscito per Marsilio - rivolto a enti, istituzioni, scuole, associazioni, cittadini che si sono distinti con progetti originali per contrastare lo spreco. Ha ideato, nell’ambito delle attività del Pinpas, la “Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare” che si è tenuta per la prima volta il 5 febbraio 2014 e, da allora, si svolge annualmente nello stesso giorno.

Nel 2021 ha presentato il Cross Country report di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, il primo Osservatorio internazionale dedicato ai comportamenti di consumo per contrastare lo spreco alimentare e promuovere l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile. In occasione della celebrazione della X Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare ha lanciato l’applicazione gratuita Sprecometro che misura l’impatto economico e ambientale di singoli e gruppi nella sfida di ridurre lo spreco domestico del 50% entro il 2030.

È stato anche, per 10 anni, presidente del Centro Agroalimentare di Bologna, presidente della Fondazione FICO per l’educazione alimentare e alla sostenibilità, a Bologna e, dal 2015 al 2020 presidente della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (Trento).

Nel 2020 Trieste gli ha conferito il San Giusto D'Oro; nel 2022 la città di Palermo gli ha attribuito il Premio Internazionale Don Pino Puglisi.
MutaMenti, il 5 febbraio la presentazione del 3° rapporto

Il terzo rapporto “MutaMenti 2023” accende un faro su: “Friuli Venezia Giulia e Veneto, lenta/mente verso la sostenibilità”, all’insegna del “disallineamento”, una spia di come il sistema produttivo, economico e sociale delle due regioni faccia fatica a cogliere le opportunità offerte dai cambiamenti. Secondo il curatore, il professor Daniele Marini dell’Università di Padova: “La demografia è particolarmente critica in questi territori poiché non solo perdiamo popolazione, ma facciamo fatica ad attrarne. Su 238 regioni europee esaminate dalla Fondazione Nord Est per capacità di attirare laureati, il Veneto è al 77° posto e il Friuli VG all’84°”. Nella nostra regione, in più, pur in presenza di un calo demografico dell’1,5%, il consumo di suolo aumenta dell’1%. Dalla ricerca, però, emerge anche come, a fronte delle sfide cruciali poste dalla sostenibilità, il sistema economico delle due regioni sembra aver mosso alcuni importanti passi in avanti. I dati Istat, infatti, evidenziano come le imprese manifatturiere del NordEst che hanno intrapreso azioni di sostenibilità sono il 61,8% contro il 59,5% di quelle italiane.

«In questo contesto – sottolinea Daniele Castagnaviz, presidente di Confcooperative Fvg, organizzazione partner del lavoro di ricerca assieme a FondoSviluppo Fvg – le imprese cooperative sono particolarmente impegnate sul tema poiché il 69,3% delle stesse ha attivato almeno una iniziativa per lo sviluppo sostenibile. Un segnale significativo verso la consapevolezza dell’importanza della transizione ecologica».

Sostenuta dalla Bcc Pordenonese e Monsile (presieduta da Paolo Loris Rambaldini), “MutaMenti 2023” è un’indagine approfondita che fotografa l’evoluzione e le prospettive del Friuli VG e del Veneto, comparate con l’Italia.

Una presentazione e un approfondimento dei contenuti è stato organizzato per lunedì 5 febbraio, alle ore 9,30, presso il Palazzo della Regione (Sala Pasolini), a Udine. Con il professor Marini, interverranno i colleghi dell’Università di Padova, Gianpiero Dalla Zuanna e Gianluca Toschi; Monica Cominato, dell’Università di Vicenza e l’esperto del mercato del lavoro, Maurizio Rasera. A seguire una tavola rotonda, coordinata da Alessandra Salvatori, direttrice di Telefriuli, con Barbara Zilli, assessore regionale alle Finanze; Salvatore Amaduzzi, delegato del Rettore dell’Università di Udine per la sostenibilità e Daniele Castagnaviz.

Secondo i ricercatori di “MutaMenti”, la sostenibilità costituisce il nuovo paradigma per lo sviluppo. Così come l’avvento dell’era della digitalizzazione, richiede soprattutto una “discontinuità” nelle logiche di azione. Ciò significa che non è richiesta “semplicemente” una messa a punto o un efficientamento dell’economia. È, invece, necessario assumere un approccio multidimensionale il cui perno risiede nella sostenibilità: una visione diversa del futuro, una capacità di fare previsioni flessibili e adattabili, la condivisione di un nuovo orizzonte di valori con la ricerca di una diversa idea di comunità. “MutaMenti” è un’analisi che intende essere uno strumento utile a quanti il territorio lo vivono e contribuiscono a farlo vivere.

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UPI per la PESCA SOSTENIBILE, un progetto ambizioso per il nostro mare

IL PROGETTO

Unità Produttive Ittiche per la pesca sostenibile

Il progetto UPI per la PESCA SOSTENIBILE è finanziato dal Fondo europeo per gli Affari marittimi e la pesca 2014-2020 (Misura 1.40 – Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili) con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e del Ministero dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste (Cod. FEAMP 073/RBC/20 – CUP D58I20001030009). Il finanziamento pubblico è di € 571.582,37.

L’andamento della pesca in Friuli Venezia Giulia ha visto, nell’ultimo decennio, una costante diminuzione complessiva della quantità di pescato e dello sforzo pesca. In quest’ottica si inserisce il presente progetto, ideato dal consorzio COGEPA e sostenuto e coordinato dal sistema Confcooperative, in particolare Confcooperative FVG, che prevede di sostenere il settore della pesca costiera artigianale tramite delle azioni di protezione e ripristino dell’habitat ed il conseguente recupero della biodiversità in spazi marini dedicati, denominati UPI (Unità Produttive Ittiche).


Cos’è il progetto

Si tratta di delimitare un’ampia porzione di mare (880 ha circa) con fondali per lo più sabbiosi, al cui interno delimitare delle aree in cui posizionare delle strutture artificiali sommerse, aumentando così le superfici solide sulle quali possono aggregarsi e trovare habitat molti organismi marini. Questo favorirà lo sviluppo di catene alimentari stabili e durature in grado di attirare i pesci; inoltre, il gran numero di fori e tane create dalle strutture sommerse favorirà il formarsi di aree di rifugio e di nursery dedicate all’accrescimento dei giovani pesci.

Nell’area di mare considerata, una volta attrezzata, l’attività di pesca verrà condotta in modo sostenibile, grazie ad un regolamento redatto dal consorzio COGEPA, che si preoccuperà di monitorare la quantità e la qualità del pesce pescato.

I pescatori professionisti potranno, quindi, pescare all’interno dell’area secondo le modalità prescritte nel regolamento di pesca. L’area sarà a disposizione anche della pesca sportiva e ricreativa, nonché per attività di sviluppo turistico, come il pescaturismo o il turismo subacqueo, nell’ottica di aumentare le possibilità di sviluppo economico dato dalla gestione dell’area.

Questo progetto rappresenta, nella regione Friuli Venezia Giulia, un esempio innovativo di gestione integrata di una porzione di mare da parte dei pescatori, finalizzato a mantenere l’attività di pesca nel futuro, puntando alla sua sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale.

Si tratta, dunque, di un progetto molto ambizioso.

Dopo lo svolgimento delle attività di progettazione, raccolta permessi, programmazione attività - un iter particolarmente complesso che si è protratto per diversi mesi - la primavera 2023 ha visto lo svolgimento di monitoraggi ex-ante, attraverso il coinvolgimento di BioRes, cooperativa specializzata nel campo della ricerca negli ecosistemi marini. L'estate ha visto invece lo svolgimento del cuore del progetto: la costruzione, l'assemblaggio e poi il posizionamento in mare dei manufatti "Tecnoreef". Con l'autunno il progetto ha visto svolgersi i monitoraggi ex post. La realizzazione di un così articolato programma ha richiesto il know-how di numerosi fornitori: dal CIRSPE al progettista ing. Guido Beltrami, al dott. Franci di BioRes, alla ditta Ferrari di Mestre (VE) e a Tecnoreef Italia di Ferrara.

Ulteriore tassello del progetto è stata la comunicazione: un progetto sistemico di questa portata, primo nel suo genere in Regione, costituisce anche l'occasione per raccontare il progetto stesso e il mondo della pesca in generale. Un'occasione per valorizzare un mestiere che mantiene ancora oggi un grande fascino ma soprattutto una enorme importanza per la gestione della risorsa mare e la conservazione della biodiversità attraverso la corretta gestione delle risorse ittiche.

Per informazioni:
Confcooperative Friuli Venezia Giulia - friuliveneziagiulia@confcooperative.it - tel. 0432 600 546

Premio nazionale sulla sostenibilità a due cooperative del Fvg

La sostenibilità premia il Friuli VG. Sono due, infatti, le imprese della nostra regione premiate a Roma da Confcooperative nazionale – associazione che riunisce 17.000 cooperative italiane, delle quali 518 in Friuli VG – nell’ambito della Giornata nazionale della Sostenibilità cooperativa. Un premio che ha voluto valorizzare le imprese cooperative che più si sono impegnate per diffondere la cultura della sostenibilità e i 17 Obiettivi delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. A ritirare i premi il presidente Gianluca Trevisan, della Cantina di Ramuscello e San Vito, e la vicepresidente Annalisa Bonfiglioli, accompagnata dalla responsabile di progetto Sara Danelon, per Cramars. A guidare la delegazione del Friuli VG, il presidente regionale di Confcooperative, Daniele Castagnaviz, accompagnato dal presidente di Confcooperative Pordenone, Luigi Piccoli. Soddisfazione è stata espressa da Castagnaviz: «Cooperazione è sinonimo di sostenibilità e di attenzione per il territorio, la comunità, le persone: siamo particolarmente contenti del risultato che porta a casa la nostra regione e che testimonia del prezioso lavoro che stiamo svolgendo per diffondere la cultura della sostenibilità ambientale e sociale, oltre che economica, fra le nostre imprese cooperative. Quest’anno, tra l’altro, abbiamo lanciato la prima edizione del Premio Regionale Sostenibilità, la cui risposta da parte delle scuole, con 16 classi partecipanti, è un ulteriore segno di un interesse tangibile delle nuove generazioni e del mondo della scuola verso tale tematica».

 

I premiati

La Cantina produttori di Ramuscello e San Vito è stata premiata con il secondo posto nella categoria “foto” per la fotografia del murale realizzato dal maestro Francesco Tullio Altan. Una grande opera (15 m x 3 m) che spicca imponente sulla parete del nuovo depuratore della cantina cooperativa. La grafica, che ritrae un paesaggio bucolico ricco d’acqua e dove svettano numerosi personaggi cari all’artista friulano, con la Pimpa che fa gli onori di casa, sarà meta di visite da parte dei cittadini e delle scolaresche. L’esecuzione di questo magnifico murale si è reso possibile grazie al contributo degli alunni della 3^ classe del Liceo artistico “Galvani” di Cordenons, della Scuola Mosaicisti del Friuli e dall’Associazione culturale Kantiere Misto. Una decisione, quella della realizzazione del murale, che la Cantina ha preso in occasione della costruzione del nuovo depuratore, inaugurato lo scorso luglio, e con il quale la cooperativa della Destra Tagliamento – che conta 159 soci e conferenti per 810 ettari di vigneto coltivato – conferma uno spiccato impegno per la sostenibilità.

La cooperativa sociale Cramars di Tolmezzo ha ottenuto, invece, il terzo posto a livello nazionale per il video realizzato nell’ambito del progetto GREEN TIM “GREEN Tourism In the Mountain”, con le riprese effettuate da Davide Anzimanni presso Malga Pramosio. Un progetto finanziato da HEurOpen (partnership tra Euroleader, Openleader e Hermagor in Austria) nell’ambito del Programma Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 e che ha coinvolto complessivamente 5 partner italiani e austriaci, tra i quali, sul lato italiano, il Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e del Passo Pramollo (LEAD PARTNER), la Cramars stessa, la Comunità di Montagna della Carnia e PromoTurismo Fvg quale partner associato.

La Cooperativa Cramars nasce nel 1997 e, da allora, ha continuato a interpretare in maniera sempre innovativa la sua vocazione che la vede impegnata nell’ambito della formazione professionale. Il suo approccio ha rivoluzionato il modo di avvicinarsi al mondo del lavoro sul territorio della Carnia e della montagna friulana. Da allora è cresciuta e opera sull’intero territorio regionale, affiancando alla formazione attività nell’ambito dello sviluppo locale e dell’innovazione sociale: attività che hanno contribuito a dare alla cooperativa un’identità unica nel panorama cooperativo e imprenditoriale del Friuli VG.

1° PREMIO REGIONALE SOSTENIBILITA'

L’85 per cento delle cooperative del Friuli VG ritiene rilevante per la propria attività la crisi climatica. D’altra parte, però, solo il 9 per cento delle imprese, ha già avviato progetti per valorizzare le opportunità connesse con la transizione ecologica mentre il 65 per cento delle cooperative mostra un atteggiamento positivo per il tema e vuole approfondirne l’impatto. Preoccupazione per la crescita dei costi e degli adempimenti, infine, dal 13 per cento delle imprese cooperative. Sono questi alcuni dei risultati di una ricerca appena conclusa coinvolgendo un campione significativo di 76 cooperative regionali.

«Di converso – spiega il presidente di Confcooperative Fvg, Daniele Castagnaviz - Il 29 per cento delle imprese ha già attivato iniziative per l’utilizzo efficiente e rinnovabile dell’energia e il 25 per cento per le materie prime e i materiali. Tra i rischi ambientali più significativi, paventati dalle imprese, al primo posto c’è l’aumento delle temperature (per il 49,3 per cento delle imprese), seguiti dalla scarsità di risorse idriche (38,7 per cento) e dalla perdita di biodiversità (34,7 per cento)».

«Sono questi alcuni dei motivi per i quali abbiamo voluto fortemente dare corso al progetto del Premio Regionale Sostenibilità, assieme all’Associazione regionale delle Bcc, Casse rurali e artigiane, Zadružne banke del Fvg – aggiunge il Segretario generale di Confcooperative Fvg, Nicola Galluà - e s’inserisce nell’ambito del percorso che le due Associazioni hanno assunto per promuovere i temi dell’Agenda 2030 e diffondere nel territorio regionale la cultura della sostenibilità».

«L’autorevole Giuria, composta da 9 membri e presieduta dall’economista friulano Francesco Marangon, rappresenta la conferma dell’importanza del progetto e dell’impegno che il mondo della cooperazione vuole dedicare alla promozione del valore della sostenibilità, un principio che guida l’attività di migliaia di cooperatrici e cooperatori nel loro lavoro quotidiano – sottolinea Luca Occhialini, presidente dell’Associazione regionale delle Bcc -. Il Premio, inoltre, si avvale della collaborazione di NEXT – Nuova Economia per Tutti, associazione nazionale nata nel 2011 per promuovere e realizzare una nuova economia: civile, partecipata e sostenibile».

«Sono onorato per questo incarico sulla sostenibilità che proviene dalla cooperazione – è il pensiero di Marangon – che è ha pure ottenuto il prestigioso patrocinio dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile alla quale aderisce la rete delle 80 Università per lo Sviluppo Sostenibile, quella di Udine compresa».

Alla conferenza stampa di presentazione del Premio, svoltasi a Udine, ha partecipato anche l’economista Leonardo Becchetti, docente all’Università di Roma Tor Vergata e presidente di Next.

Il Premio

Il Premio si articola in un concorso per le scuole e le imprese cooperative del Friuli VG, e in un Premio a una personalità che si sarà particolarmente distinta per l’impegno sul tema della sostenibilità. L’evento conclusivo con la cerimonia della premiazione è previsto per il mese di dicembre 2023, mentre una serie di iniziative accompagneranno, nei prossimi mesi, l’avvicinamento al Premio, rafforzando ulteriormente la diffusione della cultura della sostenibilità. Il logo identificativo, che sarà concesso in uso alle imprese cooperative e alle Bcc, caratterizzerà tutte le iniziative collaterali.

Il concorso è rivolto al triennio delle scuole superiori di II grado. In particolare, in questa prima edizione, alle oltre 40 classi, per più di 1.000 studenti coinvolti che, dal 2021 a oggi, hanno partecipato al percorso didattico “Economia sostenibile”, proposto nell’ambito del progetto di educazione economico-finanziaria “Cittadinanza economica” promosso da Confcooperative Fvg e Associazione regionale delle Bcc. Il concorso prevede la partecipazione di gruppi di 5 studenti ai quali verrà richiesto di individuare sul loro territorio una cooperativa, insieme alla quale realizzeranno un elaborato (video, foto o testo) che racconti l’impegno della cooperativa stessa sui temi della sostenibilità. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 31 ottobre 2023 mentre le scuole interessate a partecipare dovranno manifestare il proprio interesse entro il 31 maggio 2023 all’Area Formazione e Cultura cooperativa di Confcooperative Fvg. 

Per partecipare, le scuole devono preiscriversi al seguente link: CLICCA QUI

Successivamente, entro il 31 ottobre, dovranno presentare gli elaborati unitamente alla scheda di partecipazione che qui alleghiamo in formato word. Tutte le informazioni potranno essere richieste scrivendo a: educazionecooperativa.fvg@confcooperative.it .

Alle scuole e agli studenti classificati nelle prime tre posizioni saranno riconosciuti dei buoni per l’acquisto di materiale didattico, informatico e libri, descritti nel Regolamento del Concorso.

 

La Giuria del Premio Sostenibilità

Francesco Marangon (presidente), economista agrario, docente di Economia dello Sviluppo Sostenibile, Economia ed Estimo Ambientale ed Economia e Marketing presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine;

Daniela Beltrame, direttrice generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli VG del Ministero dell’Istruzione e del Merito;

Mariaflavia Cascelli, responsabile dell'Area Educazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni dell'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis) e Referente per i Gruppi di lavoro sul Goal 3 (Salute e benessere), 4 (Istruzione di Qualità) e trasversali Educazione allo sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale e Organizzazioni giovanili;

Nicola Galluà, segretario generale di Confcooperative Fvg;

Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse;

Roberta Giani, direttrice del quotidiano Il Piccolo di Trieste;

Chiara Mio, professoressa ordinaria del Dipartimento di Management all’Università Ca’ Foscari di Venezia e componente dell’EFRAG Sustainability Reporting TEG;

Paolo Mosanghini, direttore del quotidiano Messaggero Veneto;

Luca Raffaele, direttore generale di NeXt Nuova Economia per Tutti.